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SPACCIO, FUGA DA BARI ALLA PROVINCIA

Spaccio, fuga da Bari il market è periferico
di Luca Natile da lagazzettadelmezzogiorno.it
BARI - Piazze di spaccio ora si delocalizza. Le famiglie di malavita alla ricerca di nuovi mercati per lo smercio di cocaina, eroina ed hashish stanno trasferendo in provincia i centri nevralgici del loro business principale, quello della droga.
Un processo che sta consentendo ai clan di guadagnare competitività e di allontanarsi dalle aree dove la presenza di forze dell’ordine e il livello di guardia del contrasto ai traffici di stupefacenti è altissimo. Triggiano, Valenzano, Capurso, Casamassima, Mola, Sannicandro, Palo del Colle, Bitetto, Adelfia, Grumo, Noicattaro, Toritto, Bitonto e Modugno sono stati teatro di inchieste ed operazioni lampo culminate in arresti. Un territorio sempre più vasto che ora rappresenta la nuova frontiera nella gestione di stupefacenti.
Lo scopo di questa «politica industriale» è di fare della droga un «bene di largo consumo», da inserire nel «paniere» dei bisogni irrinunciabili, alla portata di tutte le tasche in ragione di una offerta sempre più ricca e articolata. Insieme alle droghe tradizionali c’è la concorrenza delle sintetiche, prodotte in laboratorio. Sta prendendo piede la «new generation» dello spaccio leggero: hashish, ecstasy, anfetamine, un po’ di coca, peyotle, ketamina, droghe di ultima generazione, roba da febbre del sabato sera.
La geografia dello spaccio resta più o meno la stessa di sempre. Japigia e Madonnella sono le due grandi centrali della vendita all’ingrosso, dovè è possibile comprare dosi minimi per consumo personale e grosse partite di stupefacente. Poi ci sono gli empori dove è possibile trovare la «bamba» quasi ad ogni angolo di strada: Libertà, San Paolo, San Girolamo, Carbonara ed Enziteto. Discorso a parte per Piazza Umberto, ricettacolo di «venditori» stranieri, in particolare migranti africani. C’è poi la droga dei quartieri alti, Carrassi, San Pasquale e il Murattiano che ingloba anche la città vecchia.
L’età più a rischio? quella tra i 15 ed i 20 anni. Ma quant’è facile acquistare una «dose». Il borsino dei prezzi basato su una media dei valori minimi e massimi, indica per la cocaina come costo della dose «su strada», (dove lo scambio avviene sempre su cifre tonde) il prezzo medio 67,2 euro/grammo, cioè 13 euro per una microdose di 0,20 grammi. L’eroina brown si attesta sui 36,1 euro/grammo, ovvero 7 euro per microdose ed eroina bianca a 50,8 euro/grammo, 10 euro per microdose . Alla portata di quasi tutte le tasche l’ hashish, con i suoi 11 euro a dose e la marijuana, 9 euro a dose. Più la sostanza è «tagliata», diluita più i prezzi scendono. Per gli amfetaminici siamo tra i 15 ed i 16 euro a pastiglia. Ecstasy, 15 euro a pastiglia.
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